da Fed Beggio il gio mar 28, 2024 12:46 pm
Non voglio portare via la scena e le luci del momento a nessuno, sia mai.
Il Carissimo e coraggioso Eugenio non è stato l'unico che si è dimesso, che ha messo la faccia, denunciato cose poco chiare e trasparenti nel modo di operare e via via discorrendo; ovvio, la sua mediaticita' per il ruolo che ha avuto e aveva, fa clamore e risalto specie dopo accuse (anonime) di chi via televisione lo ha preceduto. E lui ha confermato, mettendoci la sua faccia.
Onor di cronaca e dicendo il vero, Siamo stati in tantissimissimi molto Prima di lui, sempre nazionali, a fare un gesto di dignità, responsabilità e dare un segnale con motivazioni censite e motivate, nero su bianco; con una particolarità, il nostro "unico" problema è che :
1- non siam andati in TV (non facciamo notizia come chi calca campi verdi delle pay-tv)
2- eravamo in commissioni che hanno zero risalto /ascolto / impatto mediatico/clamore (non finiscono nei rotocalchi ecco), tipiche can in cui sotto di te ci sono altri 30k pronti a "saccheggiare"(viaggiavano messaggi di esultanza con evvvvai -1,-2,-3,-4,-5 da parte di colleghi alle nostre rassegnazioni di dimissioni, per capire lo spirito ed il clima "fraterno") il tuo posto e noi poveri "sfigati" abbiamo dovuto rinunciare semmai all'unica cosa che era vera: anni di formazione, dedizione, passione e l'amore per il campo, di sicuro non i soldi (94euro bene che ti andava stando in giro 2gg; 10 mesi di attività per 1 gara ogni 35giorni in massima serie; 18gg di raduni; 4 allenamenti a settimana; non vivendo di questo sport, c'era anche da andare a lavoro);
quando la fatica supera il gusto, rendendoti conto che non sono i tuoi limiti ma le "ganasce" che ti vengono messe.. allora non essendoci nessuno organo di tutela l'unica cosa fattibile è il "suicidio arbitrale" = dimissione,
lasciando però motivato il perché, non che sia una protesta, ma che serva ad un lascito (che ora, visti i fatti, servirebbe qualcuno prendesse in mano quelle denunce che erano in voga all'epoca e sono dell'attualità contemporanea in egual misura).
Perché dico questo?
Dalle "narrazioni, sembra che faccia scalpore una dimissione (come la sua di Gege) illustre, solo se avviene nell'olimpo (e chissenefrega di tutti gli altri) quasi a sottolineare che uno rinuncia ad una eccellente remunerazione economica nonostante potesse rimanere ancora lì ad essere"stipendiato", tralasciando invece l'aspetto più serio: perché molti, dalla serie A al "calcio saponato" smettono in corsa, o meglio sono praticamente messi in condizioni di:
-opzione A
Tirar avanti con una sorta di quieto vivere, col coltello puntato al tuo cuore, col rischio di essere umiliati fino alla fine dei loro giorni non esistendo alcuna tutela (di modi ce ne sono tanti ; un esempio mandarti a farr il pigia tasti a 3-4 ore di macchina passando prima per aeroporto, poi ler stazione a prendere e scarrozzre i colleghi, poi per hotel e poi al campo, con viaggio inverso partendo alle 10 e tornando alle 2 di notte, senza manco chiedere se vuoi pernottare, magari di domenica ed il giorno seguente alle 8 devi essere alle dipendenze del posto di lavoro che ti permette di poter fare ed essere l'arbitro; sennò ,altra fattispecie, il vedere video ai raduni errori macroscopici che vengono fatte passare per chicche regolamentari, solo x salvare ed incensare i potenziali nuovi fenomeni prescelti a determinate scalate; essere designato su nx partite sempre o quasi con la stessa squadra, come nei giovanissimi al primo corso, del tipo"ti mando li perché le squadre ti conoscono", cosa molto umiliante e svilente; eppure c'è chi ancora oggi lo accetta e se le fa andare bene come nulla fosse; una sorta di sindrome Stoccolmiana).
- opzione B
arrivare al punto dello strappo finale per cui uno trae le considerazioni finali a 360 gradi, mette sul piatto tutto...e quando la bilancia pende dal lato sbagliato, saluta e se ne va, per amor proprio e non malarsi il midollo.
Il quesito non dovrebbe essere perché non si dimettono altri esponenti illustri delle massime commissioni perché è scontato: chi glielo fa fare a lasciare un pacchetto luxury ? Prendono (una vagonata di) soldi (poco rispetto ai calciatori, molto per un stipendio medio e se pensiamo che non vi è alcun "bando meritocratico oggettivo", sono soldi di dominio pubblico e non privato, e per di più la tua carriera->ricchezza-patrimonio economico può derivare non sempre solo ed esclusivamente da capacità/meriti stando a quanto narrato dai servizi TV e da quello che si discute), si divertono, girano Italia e chi l'estero, sono in una stretta cerchia di professionismo, avranno un posto pressoché assicurato dopo aver investito tutto in quella avventura li. È una sorta di "posto fisso" citando un film. Ovviamente sono soggetti a critiche e Gogna mediatica, ci sono anche i contro. Ma a 40/45 anni è difficile cambiare il tenore di vita con entrate ridotte in un Paese che lavorativamente offre poco e vede la fuga di cervelli. Diversamente Chi lascia (pochissimi) è perché sicuramente si è creato un qualcosa di parallelo nel mentre (immagino Eugenio abbia fatto ciò), e se lo può permettere soprattutto economicamente di "abbandonare la nave" per sua scelta e mettersi contro un colosso per vie legali.
Gli altri che rimangono li... Una volta arrivati, hanno investito tutto lì, e si devono aggrappare con tutte le forze ed i metodi possibili ed immaginabili (e ci sta è, non v'è nulla di cui scandalizzarsi).
Non credo chi sia agli organi apicali politici e tecnici, siano lì "per pura e sola passione" e per il bene e la crescita degli associati senza guardare al rientro pecuniario.
Quello che fa specie è che solo adesso la gente si sveglia? Proprio nell'imminenza delle elezioni prossime e di un cambiamento "generazionale" di alcuni arbitri in campo?
Se fosse vero quello che sostengono giornali, vanno dal preside federale in 10 (parliamo sempre di nominati,dalla stessa politica che nel tempo hanno loro giovato e creato le loro fortune, non che abbiano fatto bandi con requisiti e candidature; e gli altri s....?!) chiedendo di commissariare e dicendogli metti questo qua, questo la e quest'altro li avendo una sorta di scudo e carta bianca fino a tempo da riscrivere le cose in modo da by-passare eventuali elezioni e loop dei giorni nostri?! Boh, perdono tutti di credibilità e autorevolezza se così dovesse essere.
Staremo a vedere se le idiscrezioni dei giornali erano vere o meno, Personalmente non so cosa sia meno o più peggio, rimane pagina triste.
Se un commissariamento deve essere, che venga preso un Manager esterno, sennò sempre di minestre riscaldate trattasi (e non è che eccellenti arbitri siano per forza altrettanto dirigenti o formatori tecnici; come detto da J.M. "chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio", questo pensiero lo condivido).
La missione poi dovrebbe essere che all'arbitro, dalla serie A all'ots qualsiasi disciplina pratichi, che è un altleta, gli venga garantita con imparzialità ed oggettività sul campo la carriera in base a valutazioni e meriti oggettivi ed onesti, e non su scelte/altri parametri extra, che vanno spesso oltre all'aspetto tecnico e sportivo (in Gran parte geo-Politico non a caso).
Idem per la scelta della classe dirigente, no amici o portatori di voti /cordate nominali, con evidenti conflitti di interessi tra ruoli/ex ruoli/trascorsi.
Nell'immediato, cosa può fare l'associato comune: se l'unico modo per cambiare un sistema sbagliato sono le dimissioni, dato che molti dicono che "non hanno nulla da perdere" ben vengano le dimissioni a pioggia;
A Fronte di innumerevoli consegna tessera in tronco sui tavoli sezionali, si arriverebbe ad un collasso che non potrebbe rimanere sicuramente inosservato (8 anni per rientrare, intanto la loro parte /il loro contributo lo possono dare/ fare comunque, nessuno gli vieta di dare consigli o veder i ragazzi sotto casa, ovviamente rinunciando al rimborso, se veramente ci tengono come dicono).
Con una (ripulita.. è brutto) riforma generale ma soprattutto seria e credibile, sono convinto che molti successivamente potrebbero rientrare.
Ma finché tanti fanno finta di nulla, assecondano e si lamentano fine se stessi, allora non cambierà mai nulla, e di conseguenza son parte di un sistema che va avanti maldestramente anche per loro scelte (non ho detto volutamente colpe).
Perdonami la lunghezza.
Ri-rilascio i riflettori ai protagonisti del momento.