Salve a tutti,
Debbo dire che terminata l’attività sul campo, un po’ per occupare il mio tempo e un po’ per tenermi in forma, ho continuato ad arbitrare dirigendo partite dei campionati provinciali, regionale e nazionale di calcio a 11 di un ente di promozione sportiva italiano.
Debbo dire che, in questa mia scelta, l’essere tesserato per una federazione estera mi ha evitato di avere “problemi”, diciamo così, legali.
Nel frattempo, essendo diventato O.A., continuavo in tale veste anche la mia attività in federazione.
Con il passare del tempo, continuando ad arbitrare seppure in campionati amatoriali, anche in gare di rilevanza nazionale, ho capito che oltre al fisico allenavo anche la mente perché ho visto che mantenevo la forma mentis da Arbitro.
Durante la mia attività di O.A. mi sono reso conto che, conservare la mentalità da Arbitro, mi aiutava a capire meglio perché il collega che visionavo in determinate situazioni concedeva il vantaggio o no, perché aveva ammonito o no, perché concedeva il c.d.p. o no, ecc. ecc..
Insomma ho capito che il continuare ad Arbitrare mi ha aiutato a fare l’O.A. perché devo dire che, il mantenere la mentalità da Arbitro, spesso mi ha aiutato ad evitare di dare uno 0,10 in più immeritato o togliere uno 0,10 ingiustamente al collega visionato.
Devo anche dire che, presso i colleghi A.E., ho trovato un buon riscontro al mio operato tant’è vero che uno di loro mi ha detto che a fine partita i miei non sono colloqui ma “momenti di vera e propria didattica”.
Che ne pensate?
Qualcuno ha avuto od ha la mia stessa esperienza?
Pareri?