Non avevo mai visto questo documentario, oggi ho perso un'oretta per gustarmelo.
Il prodotto, per quel che posso testimoniare, non è un granchè. E' ben girato, mostra alcuni momenti di vita arbitrale ma è tanto lontano dalla realtà quanto Marte dalla Terra.
Il dialogo con Platini è abbastanza ridicolo ma è anche vero che è complesso riuscire a dire quello che si vorrebbe con una telecamera fissa sui volti. La discussione sul taxi tra Rosetti ed i suoi assistenti (immagino che l'oggetto da acquistare fosse la Nespresso che, effettivamente, fa un caffè buonissimo ma tiepido) è finta come Platinette: sul taxi, sia che si andasse sul campo dell'Albinoleffe sia che la destinazione fosse l'Olimpico, vi era sempre un silenzio assoluto che, peraltro, è ovvio dato che la partita è iniziata da un pezzo.
L'unica parte del documentario che mi è piaciuta veramente riguarda le fasi del campo con i dialoghi tramite auricolari, solo in quegli attimi si è vista l'assoluta spontaneità dei componenti della terna. Durante la gara spesso si faceva casino con sovrapposizioni di voci, spesso partivano espressioni colorite, spesso ci si capiva poco tra suggerimenti l'uno opposto all'altro. Ma è anche vero che è uno strumento eccezionale per il confronto immediato. A volte porta a decisioni errate ma, nella grande maggioranza dei casi, è utilissimo per evitare sciocchezze.
Insomma: per il pubblico che non ha mai vissuto uno spogliatoio degli arbitri può essere molto interessante, per chi quell'ambiente l'ha vissuto e/o lo vive non può esimersi dal notare che appare più una recita che un documentario.
P.S.: Webb salutò la compagnia a causa di un errore evidente del suo assistente numero 2. Sarà per questo motivo che, quest'anno, lo hanno tenuto cambiando un componente della terna, adeguando il regolamento alla necessità?