da Observer il gio mar 10, 2016 9:39 am
In un paese normale, una norma come questa avrebbe un senso. Questo perche’ in un paese normale (non in Italia) le banche non fanno cartello per far aumentare l’EURIBOR allo scopo di spingere I correntisti a sottoscrivere I piani di rientro tra fisso, variabile e misto secondo quelle che sono le utilita’ del momento delle singole banche. E credo che il problema stia tutto qua.
La pignorabilita’ della “prima casa” nel nostro contesto, non ha senso perche’ quando le banche hanno interesse di gonfiare il proprio “asset value” concedono mutui anche a Pippo, Pluto, Paperino e Paperoga allargando enormemente i cordoni della borsa riguardo alla “bancabilita’” della singola posizione debitoria. Con perizie gonfiate degli immobili, allo scopo di mutuare non solo l’80 percento del valore immobiliare, ma anche oltre il 100 percento. Io conosco persone che hanno mutuato l’acquisto della prima casa, i mobili, il notaio e debiti sparsi che avevano (perche’ se non sei esente da debiti, nessuno ti concede un mutuo). Ho visto per la mia attivita’ professionale mutuare extracomunitari senza permesso di soggiorno, con 3 buste paga ed il conto corrente bancario. Senza alcuna garanzia, senza capacita’ vera di essere solvibile. E non sto parlando della banca di roccacannuccia di sotto, ma di Unicredit, San Paolo, MPS, Ubi. Insomma, la crema del nostro sistema bancario italiano.
Io credo che la situazione comatosa del sistema bancario italiano, sia sotto gli occhi di tutti. Ma questa situazione comatosa deriva dal fatto che in quel sistema non esiste la “responsabilita’ in solido” per le scelte che si fanno. Guardate Monte dei Paschi: dopo il disastro che hanno combinato, e’ intervenuto lo stato (con soldi nostri) per ripianare i debiti di una gestione scellerata e clientelare.
Ed e’ questo il punto: in un sistema normale, una norma come questa potrebbe anche avere un senso. NON IN ITALIA e soprattutto non oggi.
Sono ben altre le cose che dovremmo mettere in cantiere, primo tra tutti il fallimento delle banche marce. Fintanto che i debiti bancari saranno garantiti dallo stato con i soldi delle nostre tasse, il sistema bancario italiano non sara’ mai ne’ competitivo ne in grado di fronteggiare i colossi europei come ABN Ambro, BNP, ed altri.
Cio’ detto, lasciatemi dire una cosa in ultima analisi di vocazione volutamente “sociale” … la prima casa e’ un diritto di ogni singola famiglia italiana. Non e’ giusto che ci si speculi con tassi variabili, non e’ giusto che questo diritto sia lasciato ad appannaggio dei privati. Uno stato vero, istituirebbe un fondo sociale per l’acquisto della prima casa, che non preveda tassi di interesse eccedenti il costo del danaro (quindi a costo zero per il cittadino, se non la rivalutazione del costo del danaro annuale).
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)