Le vostre considerazioni sono condivisibili, ma:
1)anche ai tempi di Casarin il mezzo televisivo e i mass media erano "incombenti", anche se, ovviamente, con i limiti tecnici dell'epoca, ma comunque una decisione sbagliata faceva "scandalo", e di un rigore dato o non dato se ne parlava per mesi sui giornali, in Parlamento ed in ogni dove (chiedere, per credere, a Rosario Lobello, messo alla gogna dopo il celeberrimo Verona-Milan con le quattro espulsioni rossonere);
2)Casarin aveva quattro, o anche sei nel difendere i suoi uomini; imponeva le sue scelte perchè aveva avuto il compito di far ripartire un movimento ingessato ed in forte declino, e lo fece, appoggiato dai vertici dell'Associazione e della Federazione.
E' chiaro che se oggi le aspirazioni e le ambizioni personali costringono i vertici a "compromessi" con le società (beninteso, compromessi leciti) beh allora è inutile pure discuterne. Io auspico una nuova rivoluzione copernicana, ed auspico di avere un Presidente altrettanto pratico dei salotti radio-televisivi, ma in grado di rintuzzare gli attacchi ed i desideri delle società di calcio.