da Francesco77 il sab set 06, 2014 9:43 am
....in questo contesto si può dire tutto ed il contrario di tutto.
Avendo vissuto circa 15 anni fa, e la situazione non è affatto migliorata anzi,provo a fare chiarezza o quantomeno un briciolo di contestualizzazione:
1°Napoli è una città dove le normali regole di vissuto civile non esistono, anzi, la maggior parte della popolazione, e quindi non parlo di delinquenti abituali, tossici ed affiliati che comunque abbondano, ma di persone comuni, come il povero ragazzo in questione, vivendo in una realtà talmente fuori dal mondo, percepiscono come normale il fatto di girare alle due di notte in tre sul motorino, senza patente, assicurazione e con a bordo altre due persone di cui un latitante.
2°Non mi si venga a dire che era inconsapevole del fatto di girare in compagnia di gente poco raccomandabile, anzi di norma queste persone vengono prese soprattutto dai giovani come modelli di riferimento, per coraggio e virilità pensate un pò.....
3°Ho provato sulla mia pelle, (ed avevo 19 anni!) quello che significa fare un turno di notte a Scampia, Secondigliano, Rione Sanità, con la sana "paura" che in ogni momento ti può capitare qualcosa.
4°Posto di controllo, non ti fermi all'alt, cosa devi pensare? Allora se fai finta di niente e pensi a pararti il culo, vieni tacciato di essere negligente e codardo, e che stai rubando lo stipendio che lo stato ti passa per contrastare fenomeni del genere, oppure fai il tuo lavoro, ti poni all'inseguimento ben sapendo che non stai facendo una visita di cortesia, ma che dall'altra parte troverai gente che sicuramente se scappano qualcosa di grosso hanno combinato, quindi per forza di cose mi preparo con pistola e colpo in canna.... credetemi, se non avesse avuto a bordo il latitante, si sarebbero fermati e ad ogni contestazione fatta (sequestro, multa, denuncia), si sarebbero fatte solo grasse risate, consapevoli del fatto che tanto non avendo nulla da perdere nulla avrebbero rischiato, anzi ti avrebbero preso in giro per il semplice fatto che tu stai li ore ed ore a scrivere e verbalizzare, loro il giorno dopo sarebbero stati su altro motorino, a fare scorrerie varie.
Dovete pensare che la maggior parte degli interventi effettuati in queste situazioni, oltre ai protagonisti, si crea un contorno di persone che dimostrando solidarietà nei confronti delle "vittime" comincia quando va bene ad insultarti, quando va male a tirarti pietre, piatti, pezzi di cesso etc. se non ti distruggono la macchina.
I protagonisti poi, pur essendo minorenni sanno maneggiare un arma meglio di un operatore di media esperienza....
Adesso per favore, pur sapendo che il collega avrà conseguenze per tutta la vita e che probabilmente ci rimetterà il posto di lavoro ( il caso G8 di Genova insegna) fate le vostre riflessioni.