da NicoRizzo il sab mag 01, 2021 11:15 am
Dopo aver letto l'articolo sono sorpreso ma fino ad un certo punto: che i voti non sempre rispecchiano esattamente quanto si è visto in campo non è certo un mistero, ma che questi vengano ritoccati in grande ritardo su whatsapp lascia non poco perplessi.
Prendendo per buono quello che è scritto nell'articolo la prima cosa che mi fa sorridere è la disorganizzazione, non è accettabile che il Responsabile plasmi la graduatoria mettendo i voti ex post ma è assurdo che, con grande naturalezza, si facciano le prove per sms perché non ci si è nemmeno preparati la valutazione che serve.
Questo secondo me denota che è un modus operandi diffuso e, purtroppo, normale nella nostra associazione: soprattutto in quel periodo post-Gavillucci in cui si volevano ancorare le decisioni tecniche alla graduatoria, per essere "inattaccabili". E la CAN B ovviamente era un organo tecnico supervisionato dal Comitato Nazionale che evidentemente non si è accorto, se non all'ultimo, dei pasticci che la commissione stava commettendo da mesi: secondo me quando il CN ha capito che qualcosa non andava ha totalmente smantellato la commissione, che oggettivamente non era in grado di gestire quell' OT, e ha scelto di tacere sulla cosa. Chissà che alcuni "voltafaccia" alla vecchia Presidenza non derivino da un disaccordo nella gestione di questa faccenda, considerando che Morganti e i suoi hanno avanzato le proposte al CN e che questo ha deliberato avallando un operato tutt'altro che trasparente.
C'è da dire che in quel periodo Rizzoli alla CAN A trasmetteva già le valutazioni con cadenza periodica, questo veniva fatto anche alla CAN B? Se non veniva fatto, per quali ragioni il CN non è intervenuto?
Questa brutta situazione deve però anche essere un impulso a proseguire sulla strada della trasparenza in generale e a riformare la scala delle valutazioni. Se vogliamo oggettivare dogmaticamente promozioni e dismissioni con la posizione in graduatoria bisogna essere in grado di sfumare le prestazioni con voti che le rispecchiano a pieno: un OT dovrebbe inoltre avere la discrezionalità di fare le sue scelte anche in funzione della futuribilità dell'elemento. Trovo totalmente coerente mantenere in organico un primo anno anche se non è andato bene: penso che sarebbe l'ora di riformare la scala dei voti e ancorare le decisioni del 30 giugno sia alla posizione in graduatoria (es. i dismessi si individuano tra gli ultimi 8) ma potendo tenere conto dell'anzianità di appartenenza all'OT e dell'anzianità anagrafica. Un minimo di discrezionalità deve rimanere all'OT perché è insita nel suo ruolo.
Hanno fatto bene Baroni e Minelli a rivolgersi alla Procura di Roma, è normale che si denunci dopo che si è stati dismessi e quindi si "è passati dall'altra parte": è evidente che si chiede alla Procura di accertare la lesione dei propri diritti nel momento in cui questa potrebbe esserci stata, e non prima.
Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso e che questa esperienza negativa e dolorosa sia per l'AIA occasione di riformarsi al meglio.